Premessa al Vademecum di Lisbona:
La guida in questione è stata creata solo per indicare direzioni e percorsi necessari per una visita di Lisbona. Pensata per essere compiuta in modo ottimale, o almeno secondo la maniera già sperimentata dall’autore. I singoli itinerari sono giornalieri e pensati per coloro che avranno un tempo limitato per visitare l’intera città. Non sono qui contemplati approfondimenti storici sui monumenti o sulle strade, per i quali si consiglia di rimandare a testi più adatti allo scopo. La guida inoltre è accompagnata da mappe create dallo stesso autore col fine di visualizzare i percorsi. Il lettore sarà così orientato in maniera adeguata all’interno delle ruas di questa bellissima capitale.
Visita in centro
Per iniziare la nostra visita in centro nel migliore dei modi, scegliamo come punto di partenza il Parque Eduardo VII, in modo da avere un primo approccio con la città, vedendola nel suo intero con la bellissima vista dai giardini di Amalia Rodrigues. A partire dal parco scenderemo sempre in direzione del fiume Tejo. Sulla discesa del bellissimo parco, già visibile Praça Marques de Pombal, il primo ministro portoghese che dopo il famoso terremoto del 1755, venne incaricato dal re di occuparsi delle sorti e della ricostruzione della città.
Da Marques de Pombal si scende per Avenida da Libertade, ovvero gli Champs Élysée di Lisbona, l’arteria che porta fino al centro, piena di negozi di alte firme. E’ bello attraversare i suoi giardini pieni di chioschetti in stile liberty, disseminati lungo il percorso, molto spesso accompagnati con musica dal vivo durante le serate estive. Raggiungiamo, quindi, Praça Restauradores e quindi, alla bellissima stazione del Rossio, in stile neo Manuelino. Avendo la stazione alle spalle, si attraversa la strada per ritrovarsi nella Praça D.Pedro IV, ovvero il Rossio, centro esatto dell’antica Lisbona. Oltre alla bellissima piazza, con lojas fontane, pavimento maiolicato e café storici, è possibile, altresì, ammirare il Teatro Dona Maria. Godiamo della visita all’intera piazza per, poi, ritrovarci all’inizio di Rua Augusta, la strada centrale dello storico quartiere post-terremoto chiamato Baixa. La Baixa é piena di negozi storici, bar e ristoranti (purtroppo anche molto turistici!), nonché negozietti di souvenir. La via termina nel famoso Arco da Rua Augusta, sul quale è possibile anche salire attraverso un ascensore interno, per ammirare la città sotto un altro punto di vista.
Visita anche la mappa delle lojas storiche: Montras de Lisboa >>
Attraversato l’arco si entra a Praça do Comercio, anticamente detta anche Terreiro do Paço, ovvero una delle più grandi piazze storiche d’Europa larga circa 170m. Qui ci si può fermare ad uno dei tanti bar che si riversano sulla piazza oppure raggiungere la parte sud della piazza che si affaccia sul rio Tejo, toccare le sue acque all’altezza delle due colonne che campeggiano sulla piattaforma che degrada nelo stesso fiume ed ammirare lo spettacolo del ponte 25 de Abril .
Se non ci si vuole riposare, si continua sul lungo fiume, verso ovest, ovvero verso una zona nuova appena risistemata chiamata Ribeira das Naus. Una bella passeggiata tra il fiume e i prati ridisegnati durante le opere di rifacimento di quest’area, dove anticamente risiedevano cantieri per la costruzione e la riparazione delle navi. La passeggiata ci conduce fino a Cais do Sodré, ex quartiere dei marinai, dei pescatori e …di bordelli. Di quest’ultimi, è possibile visitare ancora oggi la Pensão do Amor, trasformato in locale di tendenza per le notti lisboete. È più consigliabile durante una visita serale o notturna per godere al meglio la movida del locale.
Risaliamo Rua Alecrim, per arrivare al Chiado, qui vi è il bar con la statua di Pessoa, il bar Brasileira, i negozi, l’Armazem del Chiado (I famosi Grandi Magazzini del Chiado), tra il Chiado e la Baixa ci si può prendere in salita l’Elevador di Santa Justa, ovvero l’ascensore stile liberty che sale su verso il Carmo e ritrovarsi all’antica chiesa del Carmo. Questa é una suggestiva Chiesa, distrutta dal terremoto del 1755, con la peculiarità di essere senza tetto. Carina pure la piazzetta del Carmo con un chiosco e i tavolini ci si può fermare per una cerveja o un café.
Interessante è anche salire sul Miradouro de Sao Pedro, dove si può ammirare la città da un’altra angolazione con la vita della collina del Castello, Alfama e la cattedrale.
Riprendendo la via verso Largo do Chiado possiamo prendere il tram 28 che ci porta fin sopra Alfama e più su al quartiere di Graça, da li vi è il Miradouro da Graça, un altro belvedere con una delle viste più belle sulla città.
Da Graça è possibile scendere nuovamente per arrivare al quartiere di Alfama e visitarlo nelle sue stradine e vicoletti. Quartiere del fado con tascas che durante la sera offrono spettacoli musicali per turisti per chi vuole ascoltare il canto tradizionale portoghese. Da Segnalare pure il Museo del Fado, se si ha tempo.
Visita a Belém
A Belém ci si arriva o da Cais do Sodrè con gli autobus il tram (quello moderno), numero 15, o in treno sulla linea di Cascais, più rapido, ma meno consigliato per la lontananza a piedi della stazione di Belém con i punti d’interesse dell’antico quartiere. Si scende al Mosteiro dos Jeronimos. Si può visitare il convento con il chiostro e alcune sale tematiche, la stupenda chiesa. Il biglietto può essere combinato con la visita della Torre di Belém.
Dopo il Monsteiro consiglio un passaggio al Centro Cultural de Belém (CCB). Il centro ha un auditorio grande ed uno più piccolo, all’interno dei quali non mancano iniziative come spettacoli e mostre di ogni genere, tutto l’anno. Internamente al CCB Una delle cose da non perdere è sicuramente il Museo della Collecção Berardo, ovvero un museo di arte contemporanea gratuito, all’interno del quale è possibile ammirare opere di Picasso, Dalí, Chagall, Magritte, Pollock, Warhol etc.. Da segnalare anche il bar del Centro Cultural con la sua “esplanada” con vista Tejo e sul Monumento dos Descubrimientos.
Usciti dal Centro Cultural possiamo raggiungere, verso ovest, la Torre di Belém, costruita nei primi anni del secolo XVI secolo in stile manuelino, rappresenta uno dei simboli della città. Avendo il biglietto, combinato in precedenza con l’entrata al Monastero, è possibile visitarla anche internamente, nelle sue stanze che si articolano su tre piani con un terrazzo dal quale è possibile ammirare una bellissima vista della foce del Tejo.
Usciti dalla Torre, è possibile ritornare indietro verso il Monumento dos Descubrimientos, costruito negli anni 60, come omaggio alle varie scoperte nei secoli da parte dei navigatori portoghesi. Da notare il pavimento decorato immediatamente dietro al Monumento, sul quale oltre ad una grandissima rosa dei venti, vi è rappresentata anche una mappa dell’intero globo sulla quale sono segnalati date e luoghi di scoperta degli antichi navigatori portoghesi.
La visita a Belém può terminare all’interno dell’antica Pastelaria de Belém, in cui è possibile entrare dentro (il consiglio è sedersi ai tavolini e non aspettare in fila fuori) e visitare gli interni labirintici del bar, con i suoi maiolicati di azulejos, sedersi ed assaggiare i famosissimi pastéis de nata, pasticcini di pasta sfoglia contenenti una crema a base di uovo.
Da non perdere!
Sintra
Sintra è un importante centro poco fuori Lisbona, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco, all’interno del quale sono visitabili le residenze dei reali portoghesi, la famosa Quinta da Regaleira, il Castello dei Mori.
La visita di Sintra è consigliabile suddividerla in due itinerari, meglio se fatti in due giorni differenti per evitare di comprimere tutto in un solo giorno, creando un grande sforzo in termini fisici.
Per arrivarci da Lisboa, si può prendere il treno dalla stazione del Rossio, capolinea della linea di Sintra, con un biglietto di €2,15. Sintra sarà la nostra ultima fermata in quanto anch’esso capolinea di questo treno.
L’ itinerario che consiglio sempre è innanzitutto la visita a Quinta da Regaleira, la Villa dei primi del novecento con il suo fantastico parco, zeppo di simboli esoterici, cascate e grotte. Da vedere, e provare, il percorso nel Pozzo Iniziatico, in stile inferno dantesco. Affascinante è anche la Cappella con simboli templari e misteriosi,e la Villa con i suoi arredamenti di fine Ottocento ed inizio XX sec.
La visita potrebbe durare un paio d’ore ed è consigliabile l’uso di scarpe comode in quanto il parco è in salita.
Usciti dalla Quinta, si ritorna indietro per visitare il paesino con le sue stradine e i vicoletti pieni di negozietti e bar dove fermarsi e ristorare per uno snack o caffè.
Avendo tempo, è possibile visitare il Palácio da Pena, l’antica residenza reale o il Castello dei Mori, attraverso un servizio bus che vi porta più in cima rispetto al paesino.
Lisboa: Parco das Nações
Il Parco delle Nazioni è una zona più moderna, costruita per l’Expo del 1998 lungo le rive del fiume Tejo, nella zona più orientale della città. Dove prima sorgeva una zona industriale e abbastanza depressa, oggi è possibile ammirare un quartiere moderno con strutture avveniristiche , contornati da bellissimi giardini o piccoli parchi tematici.
Per arrivare alla zona dell’Expo ’98, è possibile prendere la metro rossa e fermarsi ad Oriente. Qui è possibile ammirare la Stazione d’Oriente, costruito dall’architetto Calatrava, attraversare la strada ed entrare nel avveniristico centro commerciale Vasco da Gama.
Una visita per grandi e per piccini la merita sicuramente l’Oceanario, la bellissima struttura tematica contenente internamente un grossa vasca visitabile su due livelli con numerose specie di pesci da ogni angolo della Terra. Ai quattro angoli dell’immensa vasca, quattro padiglioni la contornano, divisibili ognuno per 4 ecosistemi (Atlantico, Antartico, Indiano e Pacifico) con la loro fauna e flora. La durata è di circa un paio d’ore ed è assolutamente imperdibile.
La visita al Parco delle Nazioni può continuare con una passeggiata sul lungofiume, ammirare il Pavilhão do Conhecimento o l’attuale MEO Arena, detta anche Pavilhão Atlantico, arena dove avvengono numerosi concerti da parte di star mondiali.
Simpatico è anche salire sulla funivia che vi trasporta all’altro estremo del parco, apprezzandolo dall’alto con tutto il suo skyline. Arrivati all’altro estremo ci sará una zona di bar dove potersi fermare oppure è possibile passeggiare nei giardini che si trovano lungo il percorso a ritroso. Si ritorna di nuovo al punto iniziale del Centro Commerciale e la metro.
Lisboa by Night
Premessa:
Si prova qui a dare un breve elenco di luoghi, sempre sperimentati dall’autore, per come trascorrere la serata tra mangiare e divertirsi la notte.
Lisbona offe tanti modi per il divertimento e i piaceri della tavola. Innanzitutto cenare nelle tipiche Tascas i piatti tipici portoghesi: il Bacalhau ( a Braz, Assado, com Nata, Espiritual etc..), piatto nazionale cucinato in centinaia di modi, squisitissimo, poi il Robalo equivalente della nostra Spigola o la Dourada ( Orata) sempre accompagnata da patate lesse e insalata, poi Polvo á Lagareiro (Polipo), Choco ( calamaro) Frito o col nero. I piatti di carne sono anch’essi numerosi, primeggia sicuramente il Bitoque, tipico con carne di Vaca o hamburger con un uovo a occhio di bue sopra, accompagnato da patatine fritte. Altro piatto tradizionale è la Carne de Porco Alentejana preparato con spezzatino di maiale e vongole, inoltre varietà di Bifes ( bistecche alte ) cucinate in vari modi.
Tra le varie Tascas sperimentate, ci sono i ristorantini lungo Calçada Santana dietro al Rossio, oppure sempre dietro il Rossio, alle spalle del Teatro Dona Maria, la tasca degli orologi a cucú, molto buona ed economica. Altra zona è in Sâo Cristovão, al di sopra di Rua Madalena in Largo do Triguerinho con alcune Tascas, tra cui il Restaurante o Triguerinho o anche un ristorantino di cibo del Monzambico nei paraggi. Risalendo o Beco das Farinhas ( decorata con una mostra permanente di foto degli abitanti della zona) si sale verso Rua S.Cristovão per incontrare un ristorantino con specialità Angolane e più su la Tasca do Eurico.
Se invece, si vuole stare nelle zone del Bairro, segnalo Zebras do Combro su Calçada do Combro o un pochino più in giù, il
Restaurante Zapata in Rua Poço dos Negros.
In Cais do Sodré abbiamo il Ristorante Rio Grande, oppure è simpatico anche mangiare più avanti al Mercato da Ribeira prodotti più tradizionali, infatti all’interno vi è una grande aerea ristrutturata con molti stand di prodotti tipici che si affacciano sull’antica area del mercato.
Nella zona di Alfama segnalo il ristorante la Muralha lateralmente alla piazza del Museo del Fado, si può cenare lì e dopo farsi un tour delle case di Fado per ascoltare il canto tipico portoghese, famoso nel mondo.
Vedi la storymap “A Fado story” >>
I Locali notturni, per seguire la serata, si incentrano su piú zone. I Lisboeti prediligono il Bairro Alto per le prime ore della notte fino alle 3, orario di chiusura dei locali in zona. Il Bairro Alto è un reticolato di strade, con locali per ogni tipo di musica e divertimento. Al Bairro si può affiancare anche la zona della Bica, questa discesa ripida che ci porta fino alle zone basse della città all’altezza del fiume, dove è presente anche l’Elevador da Bica, funicolare che scende lungo la discesa, anch’esso molto caratteristico. Lungo la Rua potete trovare molta gente che si riversano nei bar presenti in bilico sulla discesa.
Dalla Bica a Cais do Sodré, dove la gente termina la notte con alcuni locali che chiudono alle prime luci dell’alba. Segnalo la Pensão do Amor, l’antico bordello per i marinai della zona, Sol e Pesca, bar con vendita di articoli da pesca, conserve di tonno e sardine, ma allo stesso tempo bar, e, infine, il Bar do Cais, tutti a entrata libera.
Una zona fuori dalle rotte più turistiche, che è in via di sviluppo, è sicuramente quella del Largo Intendente, raggiungibile via metro verde, uscita Intendente. Nel largo c’è la bohemienne Casa Indipendente, con arredi retrò, musica dal vivo o dj, entrata libera o a pagamento dipendente dalle serate. Al lato, sempre nella piazza, abbiamo anche il Clube Intendente, un associazione culturale con sala da bigliardo, concerti e bar in stile sempre vintage, entrata libera.
Sullo stile bohemienne è il Primeiro Andar (chiuso!) che merita una menzione particolare. Il Locale si trova dietro piazza Restauradores, all’altezza del Teatro Amalia. Avendo l’entrata del Teatro alle spalle vi è una piccola salita. In cima una porta di ferro vi lascia entrare all’interno dell’antica palestra della Scuola Atheneu, nella palestra una porta indica realmente l’entrata del locale, un bar con mobili antichi e riciclati che gli danno un tocco molto vintage. Molto spesso ci sono spettacoli musicali o dj set nell’ultima stanza del locale. Lateralmente il Quintal, uno spazio organizzato in stile fattoria con giardino e animali annessi.